Educazione finanziaria? Spazio Giovani se ne occupa già da qualche anno poiché è diventato indispensabile educare le persone a utilizzare in modo corretto i prodotti che le banche, agenzie finanziarie e assicurative, ma anche gli esercizi commerciali e gli e-commerce mettono a disposizione dei consumatori. La spinta al consumo ha raffinato le forme di investimento, finanziamento, prestito di beni, non sempre indispensabili, che possono mettere i più giovani o i più fragili in serie difficoltà, fino a trovarsi indebitati in modo grave, appesantendo condizioni socioeconomiche magari già precarie.
Anche vecchie e nuove forme di investimento, che millantano guadagni cospicui a breve termine, dalle criptovalute agli NFT, possono esporre a rischi inaspettati i piccoli risparmiatori. La smaterializzazione del denaro, che passa ormai quasi totalmente dalle carte di credito, se da un lato garantisce trasparenza e praticità, dall’altro può far perdere il valore di ciò che si sta spendendo.

Il percorso di Spazio Giovani con l’Educazione Finanziaria

Da qualche anno, Spazio Giovani è attiva su questi temi, con progetti e servizi di prevenzione ma anche di fronteggiamento del rischio, con figure educative specificamente formate. A seconda del bisogno e della condizione degli utenti l’educatore finanziario li informa, affinché siano più consapevoli degli strumenti finanziari che stanno utilizzando. Quando invece si intercettano situazioni già compromesse, interviene, mobilitando le reti territoriali e i servizi per attivare azioni riparative.
Uno dei progetti in questa direzione è quello dell’Ambito di Carate, in provincia di Monza e Brianza, in cui è attivo uno sportello di Educazione Finanziaria nel quale opera un’equipe integrata, multidisciplinare composta dai colleghi coordinati da Paola Mariani di Spazio Giovani.
Abbiamo fatto qualche domanda alla coordinatrice e ai componenti dell’équipe, per capire concretamente in cosa consiste il lavoro dello sportello e quali sono i suoi obbiettivi.
Ciao Paola, raccontaci cos’è lo Sportello di Educazione Finanziaria di Lissone:
“Spazio Giovani gestisce lo Sportello di Educazione Finanziaria a Lissone, attivo sull’intero Ambito di Carate con l’obiettivo di andare ad individuare situazioni di grave indebitamento della cittadinanza – ci spiega Paola Mariani, che poi puntualizza –. Ad oggi il focus dello Sportello di Educazione Finanziaria non vuole più essere esclusivamente sul grande indebitamento, ma un punto di riferimento per l’educazione finanziaria, fornendo gli strumenti necessari per prevenirlo. Questo perché, nel coordinamento e negli operatori coinvolti, è crescente il bisogno di intercettare situazioni a rischio, evitando così la formazione di situazioni complesse.
Dicci concretamente quali punti vengono toccati e quali temi scoperchiati:
“Temi come il risparmio, l’analisi delle spese effettive in base al proprio reddito, la gestione di situazioni debitorie più o meno complesse vengono affrontanti con gli utenti, aiutandoli nel migliorare la loro condizione e prevenirne l’aggravamento degli indebitamenti”.
Chi si occupa della gestione dello sportello?
“Ad oggi, l’educatore finanziario Marcello Calabretta cura l’apertura dello sportello al Maggiolino di Lissone, dove da marzo è stata ufficializzata la partenza del progetto ‘Pit-Stop Maggiolino’. Lo stesso progetto si ramifica in due aree ben distinte. La prima, seguita da Sara Picone (consulente del debito), con l’obiettivo di rendere noto lo sportello intercettando le associazioni e gli enti attivi sul territorio dell’Ambito di Carate”.
Raccontaci una o più attività che sono state organizzate ad oggi:
“È stata messa in atto una mappatura sul territorio coinvolto, e sono stati attivati contatti con i sindacati, gli assistenti sociali e le antenne sociali, ovvero cittadini che abitano nei territori che hanno possibilità di intercettare l’utenza e riconoscerne i bisogni ed eventuali situazioni complicate (avvocati, medici, bibliotecari, ex assessori). Uno dei prossimi step – spiega Paola – sarà l’organizzazione di una serata per parlare dello sportello, dando alle antenne sociali, gli enti e chi lavora in contatto con l’utenza gli strumenti per riconoscerne le vulnerabilità e inviarle allo sportello”.
Peer Education ed Educazione Finanziaria: i pari si mettono in gioco nel prevenire situazioni debitorie

Il secondo ramo del progetto vede coinvolta la pedagogista Katiuscia Cacioppo, impegnata nello sviluppo di un progetto di peer education nelle scuole secondarie di secondo grado del territorio di appartenenza del progetto.
Ciao Katiuscia, raccontaci il percorso di peer education intrecciato a quello dello Sportello Finanziario di Lissone. Cosa avete progettato e fatto in concreto, finora?
“Abbiamo contattato alcuni istituti scolastici dell’Ambito di Carate, tra cui il Parini di Lissone, il Meroni di Lissone e l’ECFOP di Carate. Gli studenti che selezioneremo verranno ingaggiati in una giornata di formazione residenziale presso il Maggiolino di Lissone, dove gli verranno forniti strumenti propri della peer education grazie alle competenze della nostra equipe multidisciplinare.
“Ciò che apprenderanno durante il percorso di formazione – chiosa Katiuscia – verrà poi messo in pratica in veste di peer educator e, allo stesso modo delle antenne sociali, individueranno e conterranno situazioni potenzialmente a rischio”.