
Era il 7 aprile del 1950 quando la World Health Assembly istituisce una giornata dedicata alla salute in tutto il mondo, per ricordare la fondazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), avvenuta il 7 aprile 1948.
Lo stiamo dicendo agli oltre 800 ragazzi e ragazze che Spazio Giovani sta formando per diventare Peer Educator – promotori di salute fra i loro coetanei. Mai ci saremmo immaginati che la salute diventasse il centro e l’ossessione della nostra quotidianità, con un impatto così forte da stravolgerla letteralmente.
Coprifuoco, confinamento sociale, pandemia, contagio, sono parole che fino a un anno fa entravano nel vocabolario come trame di film di fantascienza, racconti di guerre mai vissute, immaginari di romanzi distopici. Settantun anni dopo nessuno di noi e degli studenti che incontriamo si sarebbero immaginato il mondo in ginocchio davanti a un virus dal nome quasi esoterico, SARS – COV 2.
Ma allora come ora, la salute non coincide con la sanità fisica. È un concetto molto più ricco e dinamico; diverso per latitudine e longitudine, che si trasforma e che trasforma. La stessa OMS ha cambiato la sua definizione esattamente dieci anni fa. Se infatti nel 1948 definiva la salute Uno stato di completo benessere psicologico, emotivo e sociale, nel 2011 ha stabilito che la salute è La capacità di adattamento e di autogestione di fronte alle sfide sociali, fisiche ed emotive.
Su scala planetaria, ma anche nei microcosmi familiari, amicali, scolastici, lavorativi, ciò significa che la persona è al centro del proprio stato di salute e di benessere o malessere. Questo status è diverso soggettivamente, socialmente, culturalmente, economicamente ecc., e non c’è dubbio che tutti stiamo avendo prova tangibile di questo dato.
Skill At Stake è il nome del nostro progetto che dice proprio questo: “mettete in gioco le vostre competenze per stare bene e per fare stare bene i vostri coetanei”. Dal 2014 Spazio Giovani, in collaborazione con ATS Brianza, forma ragazzi e ragazze ad essere promotori di salute in prima persona. Durante il lockdown del marzo scorso, i messaggi di salute che i Peer Educator hanno mandato ai coetanei, durante quelle inimmaginabili settimane di confinamento sociale, sono finiti in una pubblicazione dell’Università Statale di Milano, di cui presto vi racconteremo.