A Giussano nasce il CPR2: il supporto socio-educativo… a distanza!


Nonostante le fatiche derivanti dal periodo, il CPR ed il CPR2, gruppo compiti che da anni è protagonista dei nostri pomeriggi a Giussano, è pronto a rinnovarsi e a continuare la sua espansione.

Se da un lato continua il servizio con i più piccoli della scuola primaria e scuola secondaria di primo grado anche in presenza e in sicurezza – gruppo che ad oggi conta ben 30 partecipanti -, dall’altro le nostre educatrici Denise e Zelia hanno lavorato in parallelo per sviluppare una branchia del servizio rivolta ad un’utenza più grande, rispondendo al quesito “Cosa possiamo fare per mantenere vivo il CPR2?” sorto spontaneamente dopo lo stop di marzo causato da COVID-19.

I ragazzi del CPR2 durante una delle uscite pre-pandemia

Nello specifico si è lavorato con i ragazzi della scuola secondaria di secondo grado. Quattro ragazzi, tutti iscritti al primo anno di prima superiore e provenienti da scuole diverse, che sono stati coinvolti nel CPR2, nato l’anno scorso e che, con l’arrivo della pandemia, ha dovuto reinventarsi per poter andare avanti.

Il gruppo compiti dei più piccoli ci chiama gruppo compiti/socializzazione“, spiega la nostra educatrice Denise, la quale ha voluto sottolineare l’importanza della componente di socializzazione alla base del servizio: “Ad esempio martedì prossimo – i giorni del CPR2 sono il martedì ed il giovedì ndr – non avranno compiti in programma, ma abbiamo deciso comunque di vederci a distanza per organizzare un aperitivo“.

Un servizio quindi che non si limita al solo e più classico aiuto compiti, ma che vuole andare oltre con un supporto a 360 gradi da parte delle educatrici nei confronti dei ragazzi coinvolti. “È stata inoltre l’occasione per sfruttare le competenze dei nostri ragazzi più grandi – continua Denisepiù smart e avvezzi alla tecnologia. Per questo motivo abbiamo deciso di proseguire a distanza con loro“.

I ragazzi collegati via web per il servizio a distanza

Ma c’è di più: il CPR2 non solo vuole fornire un supporto scolastico ed educativo, ma tenta di creare un ponte diretto con le scuole dei ragazzi. Grazie alla collaborazione dei genitori si è riusciti a dialogare direttamente con gli istituti ai quali sono iscritti per avere un occhio all’andamento scolastico e migliorare ulteriormente il percorso socio-educativo.

Con le famiglie organizziamo tre incontri all’anno – ha chiosato Denisenei quali inizialmente spieghiamo cos’è il servizio e perché dovrebbero frequentarlo, per poi chiedere loro il permesso di inserirci nel dialogo con le scuole.“.